Il viaggio sciamanico (chiamato a volte “volo magico” o “viaggio dell’ anima”) in un’altra realtà, è una caratteristica precipua dello sciamanismo rispetto ad altre tradizioni spirituali, esso è un’esperienza di visione, in cui la coscienza è modificata e i sensi si aprono per percepire e penetrare la realtà normalmente invisibile. La sua finalità è contattare varie entità nella dimensione spirituale, allo scopo di ottenere conoscenza, potere e guarigione, a vantaggio degli altri o di se stessi.
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Il TAMBURO SCIAMANICO: un suono che risveglia la coscienza
Trasportato dalle vibrazioni del tamburo, lo sciamano, viene introdotto in una realtà differente, il rullare continuo gli permette di esplorare “Mondi” paralleli, viene sostenuto nella trance ma nello stesso momento rimane ancora in collegamento con la realtà ordinaria. Il suono del tamburo è come il filo di Arianna, gli permette di andare verso l’ignoto mantenendo però la connessione con la realtà ordinaria. Lo sciamano sa sempre come ritornare ed il suono che lo accompagna nel viaggio è anche il “faro” per il suo ritorno. Seguendo una precisa cosmologia, egli si muove liberamente all’interno di luoghi sprirituali, metafisici e colmi di sacralità: sono dimensioni nelle quali ci si può ricongiungere al proprio io, alla propria essenza, agli antenati, agli spiriti e agli antichi maestri. Tutto risulta possibile, immortale ed infinito, il corpo diventa energia e l’anima è nuovamente libera di muoversi e fondersi con l’Universo.
CORE-SHAMANISM, la visione transculturale di Michael Harner
“Core Shamanism” letteralmente significa il nucleo dello Sciamanesimo. Il termine è stato coniato dall’antropologo statunitense Michael Harner, considerato la massima autorità a livello mondiale nel campo dello sciamanismo, ed esprime una metodologia sciamanica transculturale.