Trasportato dalle vibrazioni del tamburo, lo sciamano, viene introdotto in una realtà differente, il rullare continuo gli permette di esplorare “Mondi” paralleli, viene sostenuto nella trance ma nello stesso momento rimane ancora in collegamento con la realtà ordinaria. Il suono del tamburo è come il filo di Arianna, gli permette di andare verso l’ignoto mantenendo però la connessione con la realtà ordinaria. Lo sciamano sa sempre come ritornare ed il suono che lo accompagna nel viaggio è anche il “faro” per il suo ritorno. Seguendo una precisa cosmologia, egli si muove liberamente all’interno di luoghi sprirituali, metafisici e colmi di sacralità: sono dimensioni nelle quali ci si può ricongiungere al proprio io, alla propria essenza, agli antenati, agli spiriti e agli antichi maestri. Tutto risulta possibile, immortale ed infinito, il corpo diventa energia e l’anima è nuovamente libera di muoversi e fondersi con l’Universo.